Passione in Viola

Ningyō - Bambole dal Giappone, Torino Palazzo Barolo

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view post Posted on 5/12/2010, 11:54
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Ningyō
Ningyō - Bambole dal Giappone, Torino Palazzo Barolo

La Yoshin Ryu è un'associazione che si trova Torino, nata con lo scopo di divulgare la cultura orientale ed in particolar modo quella giapponese, attraverso corsi, mostre, dibattiti e quant'altro possa farsi strumento utile. Quest'anno ha organizzato a Torino, a Palazzo Barolo, una mostra dedicata alle bambole giapponesi o meglio ningyō.
Le bambole presenti sono circa 23 e sono tutte dell'Epoca Shōwa (1929 - 1989 ), quindi recenti eccetto una recentissima di epoca Heisei ( 1990 - 2010), tutte provenienti dalla Collezione del Consolato Giapponese a Milano o da collezioni private. Sono bambole di vario tipo: noh, kokeshi, kimekomi, hakata, gosho, ishō e hina; tutte sono esposte nella cantina del palazzo, in una ruvida cornice di mattoni crudi, chiuse in teche di vetro e illuminate da faretti che ne esaltano fattura da un lato eterea dall'altro complessa e ricercata.
La mostra si avvale anche dell'esposizione di un kimono e di alcune fasce e nella sala video viene proiettato anche un breve filmato tematico, ma con i sottotitoli in giapponese :blink:
Il percorso è brevissimo e il costo elevato, 7 €; anche quello del catalogo 27 €.

Cenni sulle bambole giapponesi

Come in tutte le culture umane anche in Giappone le bambole sono presenti sin dall'antichità; il termine ningyō, con cui vengono definite le bambole, è formato da due ideogrammi nin che sta per persona, essere umano e gyō che significa forma, in altre parole sono oggetti di forma umana. Un po' più complesso è il significato che viene dato a questi oggetti che non sono nati al solo scopo ludico ma hanno un valore più profondo, di accompagnamento e protezione nella vita dell'individuo, tanto che viene loro considerata anche un'anima perchè fa delle bambole non delle cose ma dei compagni protettivi e al tempo stesso giocosi.

Commento di Hamm sulla mostra

L'esposizione delle bambole è fatta , come è stato spiegato precedentemente, nella cantina antica di Palazzo Barolo a Torino, in un'atmosfera di netto contrasto con gli oggetti esposti. Da un lato i mattoni vivi ed antichi del palazzo, esposti nella loro crudezza e nelle forme architettoniche barocche e dall'altro le teche con le raffinate bambole giapponesi, illuminate da faretti accecanti che esplodono nell'oscurità del luogo. Purtroppo gli oggetti esposti non sono molti e siccome sono tutti molto belli l'impressione che se ne ha è di volerne vedere di più, ma superata l'ingordigia visiva è possibile ammirare ogni pezzo con l'attenzione dovuta. Sono bambole veramente belle e molto curate, piccoli gioiellini .
Nella sala video c'è un breve filmato in cui viene anche spiegata la costruzione delle bambole ma la mancanza di un commento e i sottotitoli in giapponese lasciano qualche incertezza nella comprensione oppure sarà che io sono proprio un'ignorante.
Nel complesso la mostra, anche se modesta, è veramente ben fatta sia per la presenza del personale che per il materiale che viene dato all'atto del pagamento; infatti la brochure consegnata con il biglietto è sintetica ma molto chiara nelle spiegazioni, anche per i profani come me. L'impossibilità di fare fotografie è supplita dal catalogo, che io ho acquistato, con splendide immagini dettagliate e approfondimenti adeguati. Direi che è stata una bella esperienza.

Edited by Hamm - 18/5/2014, 23:01
 
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view post Posted on 5/12/2010, 16:42
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La preferita di Hamm

Tra tutte le bambole esposte quella che ha attratto subito la mia attenzione è stata una in particolare, quella denominata Geisha con kabuto. E' una bambola ishō (= costume), che presenta uno splendido abito e sorregge con molta grazia un kabuto, cioé un elmo da samurai; la cosa interessante è il lunghissimo pennacchio dell'elmo che è bianco come le maniche della bambola. Molto bello è il viso che ha un aspetto dolcissimo e la plasticità e grazia scelta per la posa. Non essendo capace a descriverne i dettagli dell'oggetto posto un'immagine tratta dal catalogo, anche perché il divieto fotografico mi ha impedito di produrre mie immagini, ma la mia intenzione non è certo quella di infrangere alcun diritto di copyright ma il solo scopo espositivo.
L'oggetto in questione fa parte della Collezione del Consolato Giapponese di Milano.
Pur essendoci anche altre bambole interessanti da commentare mi limito alla visione solo di questa.

SPOILER (click to view)

 
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1 replies since 5/12/2010, 11:54   98 views
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