Genitori, figli e nonni

Genitori, figli e nonni

Viviamo in un epoca alquanto singolare: i genitori mettono al mondo i figli ma li crescono i nonni , solo quando saranno diventati nonni a loro volta potranno crescere i nipoti. Io sono rimasta ad una concezione di ormai storica memoria, quella secondo cui i genitori mettevano al mondo i figli e se li crescevano per conto proprio; i nonni, invece, costituivano un gradito complemento famigliare, venendo prima di zii e cugini. Adesso le cose sono cambiate. Adducendo come pretesto il fatto che entrambi i genitori lavorano, i figli vengono cresciuti ed accuditi dai nonni. E' necessario che i figli crescano ed abbiano a loro volta dei figli, perché i genitori possano vivere quotidianamente quell'infanzia mancata.
Siamo l'unica specie in natura che fa crescere la prole da qualcun altro. Beh … forse no, il cuculo lo fa tempi immemori; depone un uovo nel nido di uccelli ospiti e il piccolo che nasce viene cresciuto da genitori adottivi. La cosa è necessitata da problemi ovulatori, ma nella specie umana è dovuta solo al lavoro. Non saprei dire chi sta peggio.
Io non faccio parte della gente comune. Pertanto, mi sono cresciuta i figli con mio marito, chiedendo aiuto ai genitori-nonni solo in quelle poche occasioni in cui non potevo farcela da sola . Io sono contenta di quello che ho vissuto e i miei figli, ormai adulti, sanno come sono andate le cose e sono felici così. Un po' mi dispiace per quei genitori che si perdono certe quotidianità, come portare e riprendere i figli a scuola e che per esigenze di orari lavorativi devono delegare ad altri quei momenti. Sono cose che non si vivono più e con i nipoti non è la stessa cosa.

In genere non mai una scelta, ma una necessità indipendentemente dal fatto che il bimbo sia arrivato per progettazione o per caso.

Questa è una bella cosa, crescere con la mamma è importante; il papà, una volta andava a lavorare, e la mamma si occupava della prole: questa era la normalità. Io sono cresciuta così e così sono riuscita a crescere i miei figli. I genitori che lavorano entrambi non hanno questa possibilità e, secondo me, ci perdono qualcosa. Per me non è una bella cosa. Poi, ci sono le eccezioni: genitori che invece sono contenti di doversi occupare poco dei figli e che sono invece contenti di andarsene a lavorare, ma io non mi riferivo a questa ultima categoria.

Anche questa è un'altra cosa bella della vita e della famiglia.

E meno male, così non è tanto lontano e può vederlo quando vuole.


Se il lavoro è impegnativo, ci credo che abbia bisogno di riposo. Come fa poi ad occuparsi di un bimbo piccolo? Sarebbe così stanca che crollerebbe.


Con i tempi che corrono, meglio tenersi il lavoro. Vedrà per qualche ora di meno il bambino, ma almeno ha di che mantenerlo.
Il discorso che facevo io, invece, riguarda quelle persone che per lavoro non riescono nemmeno a vedere i figli. Io vedo i miei vicini di casa che vivono con i genitori di lei, hanno un bambino che fa la prima elementare, si alzano prima ancora che il bambino sia sveglio per andare a lavorare e tornano per cena. Il bambino è seguito dai nonni, ma i genitori lo vedono pochissimo e io trovo che questa sia una cosa triste. Non è nè una loro scelta nè una colpa, ma è comunque una cosa triste non poter seguire di più un figlio. Stessa situazione la vive mia cognata. Mia nipote ha avuto la bambina ad agosto e lei la sta seguendo da neonata.


Onorevole lavoro, avercelo di questi tempi!


Tua mamma è una persona ammirevole e molto coraggiosa
Io faccio questo discorso sui figli forse perchè mi sento più fortunata di altri: io ho condiviso con loro ogni momento della loro infanzia e, adesso che sono grandi, posso condividere con loro qualsiasi ricordo. Ho vissuto con loro ogni istante e la cosa più bella è che loro lo sanno; mentre trovo che sia triste per chi non può avere la mia stessa possibilità: il tempo non torna indietro e con i nipoti non è la stessa cosa.