Passione in Viola

Astro settembrino

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view post Posted on 22/10/2018, 18:18
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L'Astro settembrino o Settembrina (nome scientifico: Symphyotrichum novi-belgii (L.) GL Nesom, 1994) è una pianta della famiglia delle Asteraceae.

L'etimologia del termine generico (symphyotrichum) deriva da due parole greche sinfisi (= tenere insieme, crescere insieme) e trichos o trichinos (= capelli, un solo capello). Il nome specifico (novi-belgii) indica la zona d'origine del fiore (Nord America).
Il binomio scientifico attualmente accettato (Symphyotrichum novi-belgii) è stato proposto inizialmente da Carl von Linné (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, e definito ulteriormente dal botanico L. Guy Nesom (1945 -) nella pubblicazione “Phytologia” nel 1994.

astro settembrino_divisorio


Descrizione

Queste piante sono alte da 5 a 15 dm. L'aspetto a volte può essere cespitoso con diversi gambi. La forma biologica è definita come emicriptofita scaposa (H scap): ossia sono piante perennanti per mezzo di gemme al livello del terreno e con asse fiorale non troppo foglioso. Non è una pianta vischiosa (come invece lo è la simile Symphyotrichum novae-angliae).

Radici

Le radici sono secondarie da rizoma.

Fusto

Parte ipogea: la parte sotterranea del fusto consiste in un sottile rizoma stolonifero di colore rosso bruno.
Parte epigea: la parte aerea del fusto è dritta, da robusta a sottile, arrossata, ramificata con diversi capolini terminali; la parte bassa spesso è legnosa e sub-glabra, mentre quella alta è pubescente (ma non con peli ghiandolari).

Foglie

Foglie basali: il colore delle foglie è verde scuro a consistenza membranosa, quasi carnosa un po' rigida; i margini sono sottili, interi (o debolmente crenulati); l'apice è mucronato; la superficie è più o meno pubescente (o sub-glabra) con tre nervi; la forma è da lanceolata (4 – 10 volte più lunghe che larghe) a ovata e sono disposte in modo patente e sub-sessile (quelle più basali sono picciolate con picciolo alato).
Foglie cauline: le foglie lungo il fusto sono disposte in modo alterno, sono simili a quelle inferiori ma più ridotte (le foglie dei rami sono ancora più piccole) e con base allargata (cuoriforme); sono sessili e inoltre sono amplessicauli.
Dimensione delle foglie: larghezza 6 – 11 mm; lunghezza 17 – 60 mm.

Infiorescenza

L'infiorescenza è composta da diversi capolini (da 10 a 20 e più) peduncolati, con la forma di una margherita. La disposizione dei capolini è su più rami divaricati con diverse brattee (1 - 3) a forma lanceolata. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: il peduncolo sorregge un involucro conico (o campanulato o emisferico) composto da diverse squame che fanno da protezione al ricettacolo nudo e piano nella parte terminale sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: i fiori esterni ligulati, e i fiori centrali tubulosi. In particolare quelli periferici sono femminili e sono disposti su una unica circonferenza[3] (da 15 a 35) ed hanno una corolla ligulata con la ligula molto allargata, sono fertili e lo stimma è molto evidente; quelli interni, tubulosi, sono altrettanto numerosi (da 28 a 68) e sono ermafroditi. Le squame dell'involucro, a disposizione embricata su più serie (da 3 a 4), sono tutte molto simili tra di loro (a forma oblungo-lanceolata), differiscono solamente per la dimensione (quelle esterne sono lunghe la metà di quelle interne). Lunghezza dei peduncoli: 4 – 41 mm. Diametro dei capolini: 2,5 – 3 cm. Diametro degli involucri: 6 – 9 mm.

Fiore

I fiori sono zigomorfi (quelli periferici ligulati) e attinomorfi(quelli centrali tubolosi). Entrambi sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi).
Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente formula fiorale:
* K 0/5, C (5), A (5), G (2), infero, achenio
Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame quasi inesistenti.
Corolla: i petali della corolla sono 5; i fiori di tipo tubuloso sono saldati a tubo e terminano in cinque dentelli (o lacinie) appena visibili (1 – 1,5 mm), quelli ligulati sono saldati a tubo nella parte basale e si prolungano in una ligula nastriforme lanceolata o quasi lineare. I fiori periferici (ligulati) sono colorati di violetto-porpora quasi scolorito; quelli centrali (tubulosi) sono giallo-arancio. Dimensione delle ligule: larghezza 0,9 – 2,1 mm; lunghezza 10 – 19 mm. Lunghezza dei fiori tubulosi: 4 – 7,5 mm.
Androceo: gli stami (5) hanno delle antere arrotondate alla base; sono saldate e formano una specie di manicotto avvolgente lo stilo.
Gineceo: i carpelli sono due e formano un ovario bicarpellare infero uniloculare. Lo stilo è unico, appiattito e terminante in uno stigma bifido con appendici sterili e brevi peli.
Fioritura: da agosto a novembre.

Frutti

Il frutto è un achenio sormontato da un pappo setoloso e di colore biancastro-giallo con 4 – 6 nervi longitudinali. La forma è oblunga. Dimensione dell'achenio: 2 – 4 mm. Lunghezza del pappo: 4 – 6 mm.

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Usi

L'impiego maggiore di questa pianta è nel giardinaggio e nel relativo commercio. Diversi cultivar sono stati ottenuti da varietà (o forme) particolarmente interessanti da un punto di vista ornamentale, come ad esempio:
forma novibelgii
forma albiflorus (Victorin) J. Rousseau
forma roseus EL Rand & Redfield
L'Astro settembrino necessita di abbondanti innaffiature; è un fiore ornamentali che abbellisce aiuole e giardini, anche in periodi come il finire dell'estate. Vive tranquillamente a mezz'ombra e alcune varietà necessitano di sostegno.

da Wikipedia

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Settembrine del giardino di Hamm

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Edited by Hamm - 5/4/2019, 14:38
 
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