Passione in Viola

Tulipano (Tulipa)

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view post Posted on 22/10/2018, 20:27
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tulipano titolo



Tulipa L., 1753 è un genere della famiglia Liliaceae originario della Turchia e suo simbolo nazionale floreale. Comprende specie bulbose alte 10–50 cm, tra cui alcune spontanee in Italia note col nome comune di tulipano.

Il genere ha avuto origine nei monti del Pamir e nelle montagne dell'Hindu Kush e del Tien Shan.

L'ambito di crescita del genere si estende verso est dalla penisola iberica, attraverso il Nordafrica la Grecia, i Balcani, la Turchia e attraverso il levante (Siria, Israele, Territori Palestinesi, Libano, Giordania) e Iran, verso nord fino all Ucraina, al sud della Siberia e Mongolia e ad est verso il nord-ovest della Cina.

Un certo numero di specie e molti cultivar ibridi crescono in giardini o come piante da vaso.

Il nome deriva dal turco «tullband», che significa copricapo, turbante, per la forma che il fiore sembra rappresentare. Questo fiore ebbe una grande popolarità in Turchia nel XVI secolo durante il regno di Solimano il Magnifico, che lo volle sviluppare in numerose varietà ed impiantare ovunque.

Tra le numerose varietà si ricordano il Tulipa oculus-solis St.-Am., il Tulipa australis e il Tulipa sylvestris L.; tra le specie utilizzate come piante ornamentali si ricordano il Tulipa fosteriana Hort., il Tulipa greigii Regel, il Tulipa lanata Regel e il Tulipa kaufmanniana Regel, tutte originarie della Turchia e Kazakistan.

tulipano divisorio


Importazione in Europa

Fu portato per la prima volta in Europa nel 1554 dal fiammingo Ogier Ghislain de Busbecq, ambasciatore di Ferdinando I alla corte di Solimano il Magnifico, che ne spedì alcuni bulbi al botanico Carolus Clusius, responsabile dei giardini reali olandesi. Clusius trovò un modo per sviluppare molte varietà di tulipani, nei più svariati colori e forme. La sua coltivazione nei Paesi Bassi iniziò all'incirca a partire dal 1593.[5] I tulipani divennero rapidamente una merce di lusso e uno status symbol, non solo per il loro valore decorativo, ma anche per il valore economico, e crebbero rapidamente di prezzo. Si contrattavano in casa del mercante Jacob van der Buerse (da cui prese il nome la Borsa), generando tra il 1634-37 la prima bolla speculativa documentata della storia del capitalismo, la famosa bolla dei tulipani, che scoppiò il 5 febbraio 1637.

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Classificazione commerciale

I floricoltori olandesi - in Europa i maggiori produttori e commercializzatori di bulbi di tulipano - hanno proposto da tempo una classificazione commerciale dei tulipani in base alla forma e colore dei fiori, riportata di seguito, per raggruppare le innumerevoli forme e cultivar:

Duca di Tholl: sono i tulipani più precoci, cultivar derivate dal Tulipa suaveolens Roth, suddivisi in:
Semplici precoci: a fiori unicolori, sfumati o bicolori
Doppi precoci: a fiori unicolori, sfumati o bicolori
Doppi tardivi: a fiori unicolori, sfumati o bicolori
Darwin: i più pregiati per la produzione del fiore reciso e la decorazione di giardini, con fiori grandi unicolori o sfumati
Breeder: con fiori grandi con una notevole fusione e combinazione dei colori porpora, bronzeo, arancio, giallo, camoscio
Cottage: per la produzione del fiore reciso, e la decorazione di prati e bordure
Trionfo: incrocio tra i "Semplici precoci" e i "Darwin", adatti alla forzatura, per il fiore reciso e i giardini
A fiore di Giglio: originati dall'incrocio tra un "Darwin" e il "Tulipa retroflexa" hanno i fiori con i petali appuntiti nella parte apicale, con un aspetto simile ai fiori di giglio
Mendel: derivati dall'incrocio tra i "Darwin" e i "Duca di Tholl", sono quasi precoci come i secondi e rustici come i primi
Rembrandt: a fiori striati e macchiati, per giardini
Dragoni o Pappagalli: con fiori dai tepali frangiati, striati e macchiati
Bizzarri: simili ai "Dragoni" coltivati per le forme curiose.

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Uso

Per decorare parchi, giardini, aiuole, prati, per la produzione industriale del fiore reciso, in vaso sui terrazzi o negli appartamenti per la forzatura invernale.

Metodi di coltivazione

Richiede terreni sabbiosi, profondi, freschi ma senza ristagno, irrigui, concimazioni con letame ben maturo, o con soluzioni di nitrato prima e dopo la fioritura, irrigazioni durante la stagione vegetativa.

Si moltiplica con i bulbilli che si formano alla base del girello, per ottenere bulbi di qualità dopo la fioritura lasciare alla pianta tutte le foglie eliminando solo i fiori, ed estraendo i bulbi dal terreno appena le foglie ingialliscono.

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Avversità

Insetti:
Maggiolino gli adulti del coleottero Melolontha melolontha L. rodono le tenere foglie, mentre le larve rodono le parti molli dei bulbi e delle radici
Mosca del Narciso le larve del dittero Lampetia equestris F. penetrano nei bulbi divorandoli
Acaro del bulbo il microscopico acaro biancastro Rhizoglyphus echinopus Fum. et Robin. provoca erosioni nei tessuti del bulbo, aprendo la strada ad infezioni fungine o batteriche
Millepiedi i miriapodi del genere Julus e il Blanjulus guttulatus causano lesioni alle radici tenere e carnose, ai bulbi e alle parti epigee.

Funghi:
Fusariosi l'attacco del genere Fusarium provoca un marciume molle e biancastro alla base dei bulbi che interessa rapidamente anche i bulbilli e le radici, con rapido deperimento dall'alto in basso delle foglie
Marciume basale l'attacco di Phytophthora cryptogea Petiyb. et Laff. e di Phytophthora erythroseptica Petiyb. , provoca il marciume del colletto e della parte basale dello stelo
Marciume grigio l'attacco di Sclerotium tuliparum provoca nei bulbi un marciume grigiastro, che lo distrugge rapidamente
Marciume radicale l'attacco di Phythium sp. favorito da eccesso di umidità provoca il disfacimento umido dei bulbi
Muffa grigia i fiori e le foglie colpite da Botrytis tulipae (Lib.) Lind. prima ingialliscono poi appassiscono ricoprendosi di muffa prima biancastra e successivamente grigiastra, con la presenza di piccoli sclerozi nerastri
Muffa verde funghi del genere Penicillium, provocano marciumi nei bulbi conservati in magazzini, caldo-umidi e non arieggiati
Ruggine le foglie attaccate da Puccinia prostii presentano pustole giallo brunastre, circondate da un alone clorotico
Rottura di colore l'attacco virale provoca maculature e striature sui petali, che mostrano bordi frastagliati.

da Wikipedia

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