Passione in Viola

Arum

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view post Posted on 22/10/2018, 20:32
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Arum L. 1753 è un genere di piante spermatofite monocotiledoni appartenenti alla famiglia delle Araceae, dall'aspetto di erbacee perenni dalla tipica infiorescenza a spata.

Etimologia

Il nome gigaro deriva direttamente dall'etrusco, come testimoniato dal naturalista greco Dioscoride (II 167), il quale menziona la pianta, affermando che viene chiamata dagli Etruschi gigarum (γιγάρουμ).

Il nome scientifico del genere (Arum) deriva dal greco aron (ma anche, secondo altre etimologie, dall'ebraico “ar”); in entrambi i casi questi due termini significano “calore” e si riferisce al fatto che queste piante quando sono in piena fioritura emettono calore (caratteristica particolare del genere).
Il nome scientifico attualmente accettato (Arum) è stato proposto da Carl von Linné (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione ”Species Plantarum” del 1753. Mentre il primo autore che ha descritto questo genere è stato il medico tedesco Leonhart Fuchs (1501 – 1566), considerato uno dei fondatore della botanica tedesca, in un lavoro del 1542.

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Descrizione

I dati morfologici si riferiscono soprattutto alle specie europee e in particolare a quelle spontanee italiane.
Sono piante mediamente alte, non oltre il metro. La caratteristica più interessante di queste specie è la particolare forma dell'infiorescenza: un spadice racchiuso da una grande spata affusolata. La forma biologica prevalente è (almeno per le specie europee) geofita rizomatosa (G rhiz) o anche “geofita tuberosa”, ossia sono piante perenni erbacee che portano le gemme in posizione sotterranea. Durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei chiamati rizomi/tuberi (un fusto sotterraneo dal quale, ogni anno, si dipartono radici e fusti aerei).

Radici

Le radici sono secondarie da rizoma.

Fusto

Parte ipogea: la parte sotterranea del fusto è un rizoma tuberiforme.
Parte epigea: lo scapo è inserito direttamente nel rizoma. Il fusto è compresso all'interno di guaine (sono la base dei piccioli fogliari).

Foglie

Le foglie (tutte radicali e a disposizione spiralata) sono grandi ed hanno la lamina intera a forma sagittata o astata con tre lobi, ma anche oblungo-ovata e cordata. Sono lungamente picciolate, e la base dei piccioli è inguainante lo scapo fiorifero. La superficie superiore è verde e può essere variamente disegnata a macchie scure o chiare a seconda della specie.

Infiorescenza

L'infiorescenza è del tipo indefinita e si compone di tanti piccolo fiori sessili; sono appressati gli uni sugli altri. Lo spadice (così si chiama questo tipo di infiorescenza) è lungo ed è avvolto da una grande spata convoluta lunga il doppio dell'infiorescenza e con un tubo basale più o meno lungo; questa spata svolge la funzione vessillare (= petaloide) e di protezione all'infiorescenza. L'apice dello spadice è una clava ingrossata o sottile e progressivamente assottigliata alla base. La disposizione dei fiori sessuali è in basso per quelli femminili (formano un glomerulo basale), mentre quelli maschili sono posti più in alto; in mezzo tra i fiori femminili e quelli maschili c'è una zona di fiori sterili. Sopra i fiori maschili, alla fine c'è un glomerulo sterile. Tra queste varie sezioni sono presenti delle estroflessioni setoliformi con il compito di trattenere gli insetti pronubi per favorire l'impollinazione. Da un punto di vista filogenetico la particolare struttura dello spadice è una delle sinapomorfie distintive del genere.

Fiori

Il perianzio è di tipo sepaloide (gli elementi sono indifferenziati tra calice e corolla, ossia fiori di tipo apetalo) e unisessuali (pianta monoica: fiori maschili e femminili separati, ma sulla stessa pianta). Altri fiori sono sterili di tipo filamentoso nello stadio di antesi femminile. I fiori sono 5-ciclici (2 verticilli di tepali, 2 verticilli di stami e un verticillo del gineceo).

Formula fiorale: per queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
* P 3+3, A 3+3, G (3) (supero)
Perianzio: il perianzio è formato da due verticilli di tre tepali ciascuno.
Androceo: gli stami sono 6 (tre interni e tre esterni).
Gineceo: il gineceo è formato da tre carpelli saldati insieme con un ovario supero. Lo Stilo è sormontato da un unico stigma.

Frutti

I frutti sono delle bacche. Dopo la fecondazione la spata subisce un rapido avvizzimento e così si rendono visibili le bacche carnose di colore generalmente scarlatto. Infatti nei boschi è facile incontrare la pannocchia delle bacche isolate e senza altra vegetazione (le foglie) intorno.

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Distribuzione e habitat

Il genere è nativo dell'Europa, Africa del Nord e Asia occidentale. La maggiore diversità di specie si trova nella regione mediterranea. Queste specie crescono preferibilmente in boschi ombrosi e freschi, ma anche in luoghi sassosi rupestri e ruderali.

Generi simili

L'infiorescenza delle specie di questo genere è molto particolare è quasi unica. Il genere che più si avvicina ad Arum è forse il Zantedeschia (della stessa famiglia) la cui unica specie è Zantedeschia aethiopica Spengel conosciuta meglio con il nome di Calla palustris L.. Si distingue comunque per la spata completamente bianca.

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Farmacia

Queste piante sono velenose (le bacche in particolare); solo il contatto con la pelle possono provocare dermatiti. Sono presenti cristalli rafidici di ossalato di calcio segnati da solchi che insieme ad altri composti chimici hanno la particolarità di irritare il cavo orale e la gola.
La parte ipogea (il rizoma) di questa pianta contiene amido e alcuni principi tossici (in parte eliminabili con l'essiccazione o la cottura). Altre sostanze contenute: grassi e saponine. Nella medicina popolare un preparato, polverizzando i tuberi, veniva usato come antielmintico (elimina svariati tipi di vermi o elminti parassiti) e antireumatico (attenua i dolori dovuti all'infiammazione delle articolazioni).

da Wikipedia

Fiori+di+primavera_32

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