Passione in Viola

Il gatto

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view post Posted on 8/11/2018, 21:48
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Il gatto domestico (Felis silvestris catus) è un mammifero carnivoro della famiglia dei felidi (genere Felis). Oggigiorno si contano una cinquantina di razze differenti riconosciute con delle certificazioni. Essenzialmente territoriale e crepuscolare, il gatto è un predatore di piccoli animali specialmente roditori. Il gatto per comunicare utilizza vari vocalizzi (più di 16), le fusa, le posizioni del corpo e produce dei feromoni. Il gatto può essere addestrato ad obbedire a semplici comandi e si conoscono gatti che hanno imparato da soli a manipolare semplici meccanismi come le maniglie delle porte o gli sciacquoni per il gabinetto. La denominazione gatto deriva dal latino cattus, di origine incerta, la cui radice presenta analogie con il nubiano kadis ed il berbero kadiska.

Cura e accessori

Poche cose sono assolutamente indispensabili per un gatto che non sia libero di muoversi all'aperto: due ciotole per acqua e cibo, e una lettiera per i bisogni, da pulire giornalmente e aerare il più possibile; l'erba gatta, che si vende anche in comodissime ciotole a cui aggiungere solo acqua, può favorire l'eliminazione di eventuale accumulo di peli che si forma nello stomaco. È importante anche un tiragraffi, dove il gatto possa consumare le unghie. Esistono diverse tipologie: cartone ondulato, blocco di sughero e legno. In genere il tiragraffi dà anche modo al gatto di arrampicarsi e sostare. Tiragraffi alti, dotati di diverse piazzole possono essere quindi preferiti in quanto i gatti tendenzialmente amano riposare in alto, al sicuro da ogni "pericolo". Tuttavia l'integrità di oggetti particolarmente fragili e delle stoffe non può essere garantita con un gatto (specie i più vivaci, che amano issarsi sulle superfici morbide usando le unghie come arpioni), è importante che ogni individuo possa limare e affilare i propri artigli in un posto sicuro. In assenza di un tiragraffi apposito infatti il gatto tende a trovarsene uno da solo e quindi rovinare porte, mobili o tappeti.

Il gatto non ha bisogno di una cuccia, poiché è perfettamente in grado di trovare un giaciglio che sia di suo gradimento: lo si può trovare a dormire ovunque, di solito negli angoli più caldi, più asciutti o più ventilati della casa - a seconda della stagione.

Per quanto riguarda la somministrazione di vermifughi per la vaccinazione, prima di vaccinare un gatto è indispensabile somministrargli, secondo le necessità, uno o più vermifughi. I parassiti diminuiscono infatti la resistenza degli animali così come la loro capacità di "rispondere" alla vaccinazione producendo anticorpi. Per proteggere i gatti, il veterinario dispone di molti vaccini. Quelli usati più comunemente sono quelli contro la panleucopenia infettiva (o gastroenterite infettiva), la coriza, la clamidiosi, la rinotracheite, la calicivirosi, la leucemia e la rabbia.

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Addomesticazione del gatto

Le prime scoperte paleontologiche situavano i primi siti della domesticazione del gatto in Egitto, verso 2000 prima di Cristo, ma la scoperta nel 2004 di resti di gatto vicino a quelli di uomini in una sepoltura a Cipro porta l'inizio di questa relazione tra i 7500 e i 7000 anni prima di Cristo. Il gatto scoperto presenta una morfologia molto simile a quella del gatto selvaggio africano, senza le modiche dello scheletro dovute alla domesticazione: si tratta di un gatto addomesticato piuttosto che domestico . La coabitazione dei gatti con gli uomini è probabilmente cominciata con l'inizio dell'agricoltura: l'immagazzinamento di grano ha attirato i topi ed i ratti, che a loro volta hanno attirato i gatti, i loro predatori naturali. Lo studio condotto da Carlos Driscoll su 979 gatti ha permesso di determinare la probabile origine del gatto domestico: è nella mezza luna fertile in Mesopotamia.

Il gatto domestico non è la sola specie tra le Felinae utilizzate come animale di compagnia. Anche il gatto servatico è stato addomesticato per cacciare topi e ratti e il Jaguarondi.

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Alimentazione

Il gatto è essenzialmente carnivoro. Il suo organismo necessita della taurina, un derivato degli amminoacidi che non sintetizza autonomamente, ma che ritrova nella carne. Un gatto che non assimila una dose sufficiente di taurina svilupperà sintomi di disturbi oculari e cardiaci, un deficit immunitario e nelle femmine dei problemi riproduttivi. I gatti si nutrono anche di erba. principalmente perché ciò li aiuta nella digestione. Precisamente, l'assunzione della Nepeta cataria è tanto caratteristica da averle fatto meritare il nome comune di "erba gatta", datole in realtà dal Mattioli (herba gattaria). In passato anche il Teucrium marum era ritenuto "erba da gatti". Fra le erbe di possibile assunzione, c'è anche l'erba d'orzo.

Molte erbe, tuttavia, provocano il vomito, con il quale l'animale si libera (rumorosamente) di eventuali boli costituiti dal pelo che ingerisce involontariamente quando si lecca durante le operazioni di pettinatura. Altre erbe di comune assunzione comprendono l'Arctium, la Calendula, il Carum carvi, l'Anethum graveolens, l'Echinacea, l'Euphrasia, il prezzemolo, il rosmarino e la valeriana.

Il cioccolato è tossico per i gatti, poiché contiene la teobromina che non può essere metabolizzata dal loro organismo (come pure da quello dei cani).

La maggior parte dei gatti domestici viene alimentata con cibi industriali, ad esempio croccantini o scatolette di umido, mentre alla restante parte viene somministrata una dieta casalinga cotta o a crudo, ossia la Dieta BARF.

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Cura e accessori

Poche cose sono assolutamente indispensabili per un gatto che non sia libero di muoversi all'aperto: due ciotole per acqua e cibo, e una lettiera per i bisogni, da pulire ogni giorno e aerare il più possibile; l'erba gatta, che si vende anche in comodissime ciotole a cui aggiungere solo acqua, può favorire l'eliminazione di eventuale accumulo di peli che si forma nello stomaco. Esistono anche crocchette che svolgono un'azione simile all'erba gatta. È importante anche un tiragraffi, dove il gatto possa consumare le unghie. Esistono diverse tipologie: cartone ondulato, blocco di sughero e legno. In genere il tiragraffi dà anche modo al gatto di arrampicarsi e sostare. Tiragraffi alti, dotati di diverse piazzole possono essere quindi preferiti in quanto i gatti tendenzialmente amano riposare in alto, al sicuro da ogni pericolo. Tuttavia l'integrità di oggetti particolarmente fragili e delle stoffe non può essere garantita con un gatto (specie i più vivaci, che amano issarsi sulle superfici morbide usando le unghie come arpioni), è importante che ogni individuo possa limare e affilare i propri artigli in un posto sicuro. In assenza di un tiragraffi apposito infatti il gatto tende a trovarsene uno da solo e quindi rovinare porte, mobili o tappeti.

Il gatto non ha bisogno di una cuccia, poiché è perfettamente in grado di trovare un giaciglio che sia di suo gradimento: lo si può trovare a dormire ovunque, di solito negli angoli più caldi, più asciutti o più ventilati della casa, a seconda della stagione.

In generale, ogni alterazione ingiustificata dei comportamenti del gatto, animale abitudinario per eccellenza, deve far sospettare un possibile problema di salute. Tra i principali sintomi ci sono l'inattività, l'inappetenza e la tendenza a nascondersi (una misura istintiva di autoconservazione dai predatori).

Specialmente nei gatti in età avanzata possono sorgere patologie a carico dei reni, i cui sintomi sono inizialmente una tendenza a bere più del normale, alitosi e prostrazione, poi con l'aggravarsi della patologia, l'ammoniaca diviene ematica, col risultato di un forte odore della stessa che viene emesso dal pelo. Le patologie renali, quando non sono curate per tempo, sono solitamente fatali.

Per quanto riguarda la somministrazione di vermifughi per la vaccinazione, prima di vaccinare un gatto è indispensabile somministrargli, secondo le necessità, uno o più vermifughi. I parassiti diminuiscono infatti la resistenza degli animali così come la loro capacità di "rispondere" alla vaccinazione producendo anticorpi. Per proteggere i gatti, il veterinario dispone di molti vaccini. Quelli usati più comunemente sono quelli contro la panleucopenia infettiva (o gastroenterite infettiva), la coriza, la clamidiosi, la rinotracheite, la calicivirosi, la leucemia e la rabbia.

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Edited by Hamm - 7/3/2022, 17:42
 
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