Passione in Viola

Il maiale

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view post Posted on 30/11/2018, 11:03
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Sus scrofa domesticus L., vulgo suino, anche detto maiale è un suide addomesticato appartenente ai mammiferi dell'ordine artiodattili suiformi. Il maschio fertile di suino si chiama verro, la femmina scrofa e i cuccioli lattonzoli; questi ultimi, in particolare, a loro volta si definiscono verretti se maschi o scrofette se femmine.

Si tratta di uno tra gli animali da macello più diffusi e più utilizzati dall'uomo, anche in ragione dell'ampia gamma di sottoprodotti derivati, che vanno da articolatissime specifiche lavorazioni delle sue carni allo sfruttamento delle setole (da qui il detto "del maiale non si butta via niente"). Il maiale domestico appartiene alla stessa specie del cinghiale (sus scrofa) e può riprodursi con esso.

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Descrizione

Nell'anatomia generale il maiale domestico non si discosta molto dal cinghiale: entrambi possiedono infatti un caratteristico grugno mobile e adatto a grufolare nel terreno, una pelle spessa e dotata di uno spesso strato di grasso sottocutaneo, la stessa formula dentaria e canini trasformati in zanne.

Le razze più antiche di maiale dovevano essere molto simili ai cinghiali selvatici, come testimoniato per esempio dalle pitture vascolari greche. La selezione artificiale ha tuttavia modificato numerosi caratteri che hanno fatto sì che molte razze attuali presentino aspetti peculiari. In primo luogo, trattandosi di un animale da carne, si è cercato di accelerarne la crescita e di aumentarne il peso: esistono razze con esemplari che raggiungono e superano i 300 kg, ossia più del doppio di un grosso cinghiale maschio adulto.

Anche il colore della pelle e delle setole è diverso da quello del cinghiale: il classico "maiale rosa" altro non è che un animale dalla cute depigmentata, ma esistono anche maiali neri o pezzati. In alcune razze le setole sono assenti o presenti in numero ridotto; possono inoltre essere presenti delle tettole, ovvero piccole protuberanze pendenti nella parte inferiore del collo.

Le orecchie possono essere erette (come, per esempio, nel cinghiale e nella razza Large White, largamente diffusa in tutto il mondo), oppure pendenti in avanti (come nella razza Landrace), a coprire parzialmente il muso. Un carattere esclusivo di certe razze, che conferisce agli animali un aspetto "a siluro", è la presenza di una o due vertebre soprannumerarie; tale caratteristica aumenta la lunghezza dei lombi del maiale, da cui si ricava carne pregiata.

La coda può essere diritta, curvata a punto interrogativo o arrotolata a formare un ricciolo; termina generalmente con un ciuffo di setole più folte.

Le zampe, corte e forti, sono dotate di due zoccoli centrali maggiori e di due "speroni" laterali che, a differenza di molte altre specie di Artiodattili, spesso toccano terra e fungono da sostegno. Gli zoccoli possono allargarsi molto, in modo da ampliare la superficie di appoggio quando il maiale cammina in un terreno fangoso, impedendogli di sprofondare.

I maschi possiedono canini molto sviluppati che, tuttavia, a differenza del cinghiale, restano solitamente all'interno della bocca. In molte razze si possono occasionalmente osservare verri con zanne sviluppate; in particolare i maschi dei maialini pancia a tazza hanno spesso zanne lunghe e ricurve sia nella mascella, sia nella mandibola.

I maiali sono molto prolifici: le scrofe possono dare alla luce anche 8-10 suinetti alla volta, che allattano poi contemporaneamente grazie al grande numero di mammelle, variabile fra 10 e 16. I piccoli alla nascita sono poco più grandi di un ratto; solitamente hanno già una colorazione simile a quella degli adulti, ma vi sono casi in cui i piccoli nascono con un mantello striato simile a quello dei cinghialetti, che poi perdono nei mesi successivi.

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Allevamento

L'allevamento del maiale pare antichissimo, e raffigurazioni di suoi presumibili progenitori sono anche nei graffiti della grotta di Altamira (ca. 40.000 a.C.). Intorno al 5.000 a.C. si suppone che sia avvenuta la domesticazione in Cina, e tracce di poco più recenti se ne hanno anche in Mesopotamia. Il maiale è sempre stato di vitale importanza nel sistema alimentare dell'uomo e la sua copiosa produzione lo ha reso di generale popolarità.

Si noti che la domesticazione del maiale non è profonda, nel senso che il maiale lasciato libero immediatamente rinselvatichisce senza grossi problemi di riadattamento e può presentare mutazioni morfologiche in tempi sorprendentemente rapidi; del resto, la differenza stessa fra i maiali selvatici ed il maiale d'allevamento è relativa.

La vita del maiale d'allevamento non è lunga. Nei moderni allevamenti nasce in tutti i mesi dell'anno. Le cucciolate sono normalmente da circa dieci - dodici piccoli. Alla nascita il lattonzolo pesa da uno a due chili. La scrofa partorisce due volte all'anno; in realtà la somma delle durate delle due gestazioni è meno di un anno solare. Il periodo di gestazione è di circa 114 giorni, che equivalgono a tre mesi tre settimane e tre giorni. Negli allevamenti, per evitare che la scrofa schiacci inavvertitamente i piccoli, essa viene fatta partorire ed allevare la prole in una gabbia che la contiene appena e nella quale non può muoversi liberamente. In natura questo non avviene, poiché i maiali selvatici costruiscono dei giacigli di rami e foglie, che consentono ai piccoli di spostarsi rapidamente, cosa che invece non possono fare sul cemento. Il periodo di svezzamento di norma, negli allevamenti, dura circa un mese.

A seconda dello scopo per cui vengono allevati gli animali, esiste un'importante suddivisione: "suino leggero" e "suino pesante". Il primo viene macellato quando raggiunge al massimo i 100–110 kg di peso vivo, il secondo tra i 150 e i 180 kg (mediamente attorno ai 160 kg). L'allevamento del suino pesante è una realtà specificatamente italiana e molto raramente spagnola (il resto del mondo occidentale alleva solo suini leggeri). La stragrande maggioranza dei suini allevati in Italia segue questa filiera.

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Cucina

L'utilizzo del maiale in cucina è sempre stato il principale e spesso unico scopo del suo allevamento. La sua carne viene utilizzata in svariati modi culinari, cotta con tecniche simili a quelle della carne bovina, oppure utilizzata per farne salumi di vario genere o per utilizzarne il solo grasso, a seconda del taglio. Si usano in cucina anche alcune frattaglie, fra cui il cervello, il fegato, il sangue (come, ad esempio, nel migliaccio pistoiese) e addirittura i piedi. Le varie forme culinarie di utilizzo possono variare da paese a paese e, all'interno dello stesso, da regione a regione. Nemmeno il grasso distribuito nella parte interna del maiale viene sprecato: si tratta della sugna, che viene fusa e poi utilizzata in vari modi, tra i quali la ricopertura della parte magra del prosciutto nella fase di stagionatura di quest'ultimo. In Italia la cottura delle carni avviene quasi sempre in padella o sulla griglia, mediante frittura o a fuoco lento nella preparazione di arrosti e brasati. Nei paesi nordici quali Germania e Austria parti delle carni di maiale idonee vengono anche servite bollite.

da Wikipedia

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view post Posted on 19/3/2021, 19:03
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